“Borj–e Kabotar”: architettura ed antropologia delle torri dei colombi nella provincia di Isfahan.
Progetto italo-iraniano Borj-e Kabotar: l’architettura delle torri dei colombi della regione di Isfahan
Il progetto ha l’obiettivo di approfondire lo studio delle torri dei colombi, una particolare architettura vernacolare in terra cruda, presente nella regione di Isfahan; molte delle torri esistenti risalgono al periodo di Shah Abbas, il sovrano Safavide che tra la fine del XVI e gli inizi del XVII ridiede il ruolo di capitale alla città.
La torre colombaia è una costruzione diffusa, dal Medio Oriente all’Europa, fino al Nordafrica, e tende ad assumere in ciascun territorio delle connotazioni autoctone. Possiamo sostenere che le torri colombaie vengono edificate secondo tipologie costruttive che risentono delle condizioni climatiche del luogo e che subiscono l’influenza dell’architettura locale. Basandoci su fonti storiografiche, geografiche e letterarie possiamo stabilire che le prime strutture di questo tipo risalgono al IV secolo dell’Egira/912-1009 c. nella città di Bukhara, per ordine di Šams ol Malek.
Nella regione di Isfahan le torri dei piccioni sono costruzioni imponenti, prevalentemente di forma cilindrica, dal diametro che può raggiungere i 20 metri ed un’altezza che sfiora i 15.
I resoconti redatti da viaggiatori e orientalisti europei come Thomas Herbert e Jean Chardin, che a partire dal XVII secolo notarono tali edifici lasciandone descrizioni e disegni, risultano molto utili per la ricostruzione storica dell’utilizzo di tali edifici.
La gran parte delle fonti insistono su una particolare funzione delle torri, che è quella di garantire la disponibilità di guano allo scopo di coltivare la terra.
Il progetto di ricerca si articola nelle seguenti attività per lo studio delle torri per i colombi da un punto di vista storico, architettonico ed antropologico:
- Uno studio degli aspetti storici e culturali di queste particolari strutture legate all’economia locale, che vennero utilizzate fino agli anni ’60 del Novecento, quando caddero in disuso in seguito all’introduzione dei fertilizzanti chimici ed al cambiamento dell’economia locale.
- Una ricognizione e geolocalizzazione degli edifici, individuazione ed analisi delle tipologie strutturali e costruttive, degli aspetti strutturali, degli elementi architettonici e decorativi con documentazione grafica e fotografica.
- Una ricerca etnografica sul campo per individuare gli aspetti fondamentali della cultura orale e materiale che accompagna la costruzione e l’utilizzo di questi edifici, indagandone gli aspetti funzionali e simbolici.
Direttore: Danilo Rosati, Fariba Saeedi Anaraki, Ilaria Elisea Scerrato
Nazione: Iran
Periodo: 2018 – in progress
Torri dei colombi nei dintorni di Isfahan.
Il crollo della struttura esterna di una torre per colombi rende ben visibili le celle per i piccioni ricavate su tutte le superfici verticali interne.
Vista dell’interno dal basso.
Foto satellitare con la localizzazione di alcune torri dei colombi nella regione di Isfahan.
Dettagli di una torre dei piccioni, da Pascal Coste, 1867.
Piccionaie nei dintorni di Gulpaygan. In quest’area la tipologia è a pianta rettangolare.
Le campagne della provincia di Isfahan disseminate di torri per i colombi.
Le torri sono strutture imponenti che possono arrivare a 20 metri di diametro e oltre 15 di altezza.
Nicchie ricavate all’interno di un pilastro.
Particolare di un corridoio del primo livello.
